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Chi sono le mosche di cui il libro parla? La risposta è semplice: noi. Siamo noi gli animali ronzanti nelle infinite bottiglie biologiche, storiche e sociali che, mentre ci imprigionano, ci fanno anche durare. Sapremo passare dal collo stretto delle bottiglie e volar via in libertà? Inganneremmo noi stessi se lo credessimo possibile. Gli esseri umani non godono di una libertà assoluta. Questo libro si muove nella dimensione di quella libertà relativa per illustrare la quale Sartre diceva che "non è importante ciò che gli altri hanno fatto di te, ma ciò che tu fai a ciò che gli altri hanno fatto di te". Il libro guida il lettore nelle strade intricate che la filosofia, la psicologia e la scienza aprono davanti a tali quesiti.